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Credito d’imposta per investimenti in beni strumentali:
A tutte le imprese che effettuano investimenti in beni strumentali nuovi destinati a strutture produttive ubicate nel territorio dello Stato, a decorrere dal 16 novembre 2020 e fino al 31 dicembre 2022, ovvero entro il 30 giugno 2023, a condizione che entro la data del 31 dicembre 2022 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20 per cento del costo di acquisizione, è riconosciuto un credito d’imposta fino al 50%.
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Più vantaggi per il Mezzogiorno:
Tra le agevolazioni del MiSE c’è una specifica misura riservata alle imprese del Sud che acquistano nuovi beni strumentali. Il Bonus Investimenti Sud ti permette di migliorare la produttività della tua azienda risparmiando: potrai, infatti, ottenere subito un credito d’imposta fino al 45%, cumulabile con altre misure e incentivi disponibili.
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Depurazione
La Impianti Ecologici dal 1997 srl dispone di un ufficio tecnico con personale qualificato, in grado di progettare, analizzare le soluzioni impiantistiche più idonee per il cliente, verificare e gestire gli impianti con analisi chimiche e biologiche e predisporre tutte le domande per ottenere il rilascio delle autorizzazioni da parte delle autorità competenti, anche in materia ambientale.
L'osmosi inversa è un processo raffinatissimo che lascia passare solo le molecole d’acqua e trattiene gli ioni monovalenti.
In pratica grazie ad una pompa ad alta pressione ed una membrana semipermeabile vengono trattenuti i sali, i batteri e tutte le sostanze inquinanti presenti nell’acqua. L’acqua che passa attraverso la membrana risulta depurata di tutti gli elementi nocivi come cloro, virus, detriti, calcare ecc. che ha accumulato durante il suo percorso. La membrana semipermeabile trattiene gli ioni presenti nell’acqua evitando l’accumulo di depositi salini che potrebbero provocare ostruzioni e perdita di flusso col tempo.
Vengono impiegati quando nell’acqua sono presenti notevoli quantità di ferro.
I filtri sono costituiti da bombole in acciaio al carbonio con relativi passi d’uomo. Vengono trattati mediante sabbiatura al metallo bianco per permettere l’ancoraggio del duplice strato di vernice epossidica alimentare. Esternamente vengono rifiniti con una mano di fondo “Primer” ed una mano di smalto blu. La corretta distribuzione dei flussi d’acqua sìa in fase d’esercizio che in fase di controlavaggio, è assicurata da una piastra filtrante sulla quale sono posizionati asimmetricamente ugelli distributori in polipropilene.
I debatterizzatori UV consentono la eliminazione di oltre il 99% dei microorganismi presenti nell’acqua rispettando i parametri di dosaggio dei raggi UV e della relativa trasmittanza.
A differenza della sterilizzazione chimica che talvolta consente ai batteri di sviluppare resistenza, l’irradiazione ultravioletta agisce direttamente sulla struttura genetica a livello di DNA. Una lampada germicida che emetta radiazione ultravioletta a 254 nm opera molto vicino alla lunghezza d’onda ottimale per il massimo assorbimento da parte degli acidi nucleici. La distruzione del genoma operata dalla radiazione, inattiva batteri e virus impedendone la proliferazione.
Gli addolcitori trovano applicazione in quei circuiti ove è indispensabile eliminare i sali incrostanti di calcio e magnesio.
Le resine sintetiche con cui è caricato l’addolcitore, consentono la sostituzione nell’acqua dei sali di calcio e magnesio con sali di sodio solubili. L’efficienza delle resine viene ripristinata, in modo del tutto automatico, mediante passaggio di salamoia satura preparata nell’apposita vasca del sale fornita a corredo dell’apparecchiatura.
Addolcitore
Gli addolcitori automatici Duplex sono costituiti da due unità in parallelo, funzionanti alternativamente, per la fornitura continua di acqua addolcita.
Gli addolcitori trovano applicazione in quei circuiti ove è indispensabile eliminare i sali incrostanti di calcio e magnesio. Le resine sintetiche con cui è caricato l’addolcitore, consentono la sostituzione nell’acqua dei sali di calcio e magnesio con sali di sodio solubili. L’efficienza delle resine viene ripristinata, in modo del tutto automatico, mediante passaggio di salamoia satura preparata nell’apposita vasca del sale fornita a corredo dell’apparecchiatura.
Gli addolcitore automatici hanno funzione di:
Portata ciclica, pari alla quantità d’acqua avente durezza convenzionale di 1 °F che può essere addolcita tra due rigenerazioni (la portata ciclica va divisa per i gradi francesi dell’acqua da trattare per sapere la quantità prodotta tra due rigenerazioni).
Portata oraria richiesta dall’utilizzo.
Ogni apparecchio viene accuratamente controllato in ogni suo particolare ed è quindi garantito da difetti di costruzione.
È inoltre prevista la garanzia di un anno con sostituzione gratuita di eventuali pezzi difettosi.
La nostra organizzazione di assistenza tecnica è sempre a Vostra disposizione per ogni evenienza.
Unitamente all’apparecchio viene fornito un dettagliato manuale di installazione uso e manutenzione.
Depurazione
La Impianti Ecologici dal 1997 srl nella progettazione di un impianto definisce, anche insieme al cliente, le specifiche e le linee guida necessarie alla realizzazione. Conta sull’esperienza ventennale del personale del proprio organico, quali ingegneri, geometri, installatori nonchè collaborazioni con personale esterno, in modo che gli impianti forniti ed installati possano garantire i migliori risultati e una continua efficienza nel tempo.
Gli impianti a precipitazione chimico-fisica sono particolarmente adatti per liquami provenienti da processi di lavorazione industriale, in particolare a secondo del settore d'impiego possiamo distinguere:
Adatto per depurare le acque provenienti dai piazzali di stazioni di servizio, di parcheggio, di demolizioni auto, di autorimesse coperte.
Adatto per le acque con alti valori di oli e grassi sia di origine vegetale che animale (ristoranti, mense aziendali, alberghi, industrie alimentari, stabilimenti di macellazione).
Adatto per le acque reflue di tutte le strutture (campeggi, centri commerciali, frazioni e comuni, ecc.) non allacciati a pubbliche fognature.
Adatto per le acque reflue provenienti da autolavaggi e autofficine.
Adatto per le acque reflue da trattare con reagente chimico.
L’acqua destinata ad usi industriali viene generalmente filtrata. La filtrazione può essere una parte accessoria o determinante del ciclo di trattamento dell’acqua. I filtri sono generalmente sistemi operanti in pressione e utilizzano letti di materiale di varia tipologia, dipendentemente dal tipo di impiego. I materiali più usati sono sabbia, ghiaia, quarzite, antracite e dolomite. I sistemi che maggiormente proponiamo sono di tipo multimedia, per una più efficace resa separativa.
La depurazione mediante impianto biologico a fanghi attivi é controllata da ceppi batterici che si nutrono delle sostanze organiche contenute nei liquami, trasformandole in sostanze semplici come acqua, anidride carbonica e azoto molecolare; tali inquinanti vengono utilizzati per il sostentamento e la sintesi cellulare dei batteri che rilasciano sostanze più semplici come prodotti di scarto. I processi del ciclo di trattamento possono essere così suddivisi:
Equalizzazione • Reattore biologico ad ossidazione totale • Sedimentazione • Denitrificazione • Disinfezione • Pozzetto di ispezione.
I principali vantaggi dell’utilizzo di questo sistema sono: semplicità ed economicità di realizzazione • semplicità di gestione • basso impatto ambientale.
Il trattamento delle acque di scarico mediante questo impianto è costituito dai seguenti comparti: Degrassatore sulle acque reflue provenienti dalle cucina • Vasca di sedimentazione tipo Imhoff sulle acque reflue provenienti dai servizi igienici • Letti di fitodepurazione • Bacino di accumulo acque depurate ed eventuale rilancio in testa all’impianto.
Trattamento Acque di
Gli impianti di depurazione di prima pioggia sono previsti dalla Normativa vigente e vanno dimensionati in base alla tipologia dello stabilimento ed alla superficie delle aree soggette a dilavamento, opportunamente valutate in base alla loro destinazione. A seconda degli inquinanti presenti nel flusso di scarico e dalla destinazione del refluo depurato, gli impianti di depurazione acque di prima pioggia possono essere costituiti da semplici stadi di sedimentazione e disoleazione oppure da veri e propri depuratori chimico-fisici.
A seconda dell’attività soggetta al trattamento delle acque reflue di dilavamento piazzale si può prevede di trattare le sole acque di prima pioggia, con conseguente realizzazione di un impianto discontinuo, o tutte le acque che investono il piazzale, con realizzazione di un impianto in continuo.
Gli impianti di trattamento delle acque di dilavamento piazzale sono del tipo “monoblocco” e possono essere realizzati con bacini in polietilene o con bacini parallelepipedi in calcestruzzo armato ad alta resistenza.
Le fasi che compongono il trattamento sono:
Anche per questa tipologia di impianti, la Impeco Impianti Ecologici dal 1997 SRL cura in modo particolare le caratteristiche della strumentazione da applicare, mantenendo sempre gli alti standard qualitativi che caratterizzano le nostre realizzazioni.
Separatori di
Gli impianti disoleatori – deoleatori da noi forniti, permettono, grazie ad un processo prettamente di natura fisica e meccanica abbinato a filtri disoleatori a coalescenza, la totale disoleazione delle acque (sia reflue che di acque metoeriche di prima pioggia) provenienti da aree di servizio, autolavaggi, officine, autorimesse, carrozzerie, piazzali di attività ed industrie, ecc.
I nostri impianti permettono l’eliminazione delle sostanze inquinanti (oli, idrocarburi,tensioattivi, metalli ecc.).
Il dimensionamento accurato permette di rispettare i severi limiti imposti dal D.lgs. 152 del 11/05/1999 (recepimento della direttive 91/271/CEE e 91/676/CEE) e le successive modifiche per le acque allo scarico.
Depurazione
La necessità di limitare la presenza delle sostanze inquinanti nell’aria comporta spesso l’utilizzo di svariati sistemi di abbattimento. Questi sistemi si sono rivelati pressochè indispensabili nell’ambito delle attività industriali che producono inquinanti aerodispersi in grandi quantità. In pratica questi dispositivi vengono utilizzati per purificare l’aria dai contaminanti e per migliorare in questo modo la qualità di vita abbattendo l’inquinamento indoor.
Lavorare e vivere in appartamenti, negozi ed uffici dalle condizioni climatiche interne non ottimali è sicuramente poco piacevole.
A ciò si può ovviare tramite l’installazione di impianti di climatizzazione, che, oltre a portare a valori ottimali l’aria degli ambienti, agiscono anche su tutti i parametri da cui le sensazioni di « benessere » dipendono, cioè, oltre che sulla temperatura, anche sulla purezza, sulla velocità e sull’umidità relativa dell’aria.
I ventilatori professionali, di diverse tipologie e grandezze, adatti ad ambienti di ogni dimensione, sono costruiti con materiali robusti e duraturi.
Indispensabili ad evitare il ristagno dell’aria nell’ambiente di lavoro. Ottimi per la prevenzione di muffe e funghi. Ideali per immettere aria all’interno della stanza di coltivazione (Grow Room). La ventilazione, inoltre, è una alternativa ecologica al raffrescamento di ambienti industriali.
Si costruiscono banchi di aspirazione e prefiltrazione per fumi di saldatura, polveri di molatura, sbavatura, levigatura, ecc.
La costruzione accurata consente la completa captazione dei fumi e delle polveri nocive sul nascere, onde evitare che possano raggiungere le vie respiratorie dell’operatore. Sono costruiti in acciaio al carbonio, acciaio zincato o acciaio inox AISI 304.
Gli impianti sono costuiti principalmente da collettori che trasportano e convogliano gli inquinanti ai sistemi di filtrazione e/o abbattimento e conseguente espulsione in atmosfera.
La umidificazione o deumificazione nei locali e’ fondamentale per il benessere fisico , e anche nei locali industriali e’ di fondamentale importanza per processi produttivi o di trasformazione prodotti soprattutto nel settore agroalimentare.
Il nostro impianto è l’unico abbattitore di fuliggine che elimina la canna fumaria, senza rilascio di inquinanti in atmosfera.
Suo obiettivo è la captazione, l’abbattimento e l’eliminazione della fuliggine prodotta dai forni a legna, resi obbligatori sia dalle normative regionali che da molti regolamenti locali.
Impianto di
La Impeco progetta installa ed assiste tutte le tipologie di impianti (ad acqua, aria o gas frigorifero), proponendo al cliente la soluzione più conveniente per le sue specifiche esigenze, tramite l’attenta analisi e studio dei seguenti parametri:
La climatizzazione negli Alberghi
La climatizzazione è ormai per gli alberghi una scelta obbligata. Sono, infatti, proprio i servizi a fare la differenza tra il soggiorno in villa, una piccola pensione in cui è impossibile resistere per più di due giorni ed ancora un hotel che sia più comodo e accogliente della propria casa.
Le domande che solitamente un albergatore si trova a porsi prima della realizzazione di un impianto di climatizzazione vertono su:
Si possono dare tutte le risposte.
La tecnologia ha fatto parecchia strada negli ultimi anni. Le imprese costruttrici hanno investito molte delle loro risorse nella messa a punto di sistemi espressamente concepiti per la climatizzazione alberghi e gli impianti attuali hanno raggiunto livelli di funzionalità e semplicità d’uso fino a qualche anno fa impensabili.
Silenziosissimi ed estremamente versatili, questi sistemi hanno raggiunto una precisione assoluta nel controllo delle variabili climatiche.
La gestione dell’impianto è affidata ad un pannello di controllo centrale, tramite il quale è possibile gestire dalla hall il funzionamento di tutte le unità di climatizzazione installate nelle camere, con una tecnologia studiata proprio per consentire la massima flessibilità di impiego, rispettando rigorosamente le esigenze di controllo dei costi di esercizio dell’albergatore.
Le grandi potenzialità della nuova tecnologia non si riflettono soltanto nella garanzia di alti risparmi energetici e nella grande facilità di utilizzo e controllo, ma anche, nota importantissima, nella grande flessibilità di inserimento in albergo, comportando, rispetto al passato, minori opere murarie e, conseguentemente, minori costi di installazione.
Anche la manutenzione è più semplice, poiché eventuali guasti o anomalie di funzionamento si evidenzieranno da sole sul pannello di controllo.
La climatizzazione degli Studi professionali
Uno studio climatizzato è uno studio dove si lavora meglio, dove i clienti si intrattengono più volentieri, con innegabili vantaggi in termini di immagine. La climatizzazione è, dunque, diventata un requisito standard di moltissimi studi professionali.
Per alcuni professionisti, come per esempio medici e dentisti, la climatizzazione dello studio costituisce anche una inderogabile misura di igiene, una forma di rispetto verso i pazienti, ma anche verso se stessi ed il proprio personale.
L’installazione dell’impianto di climatizzazione in un ufficio o studio professionale deve essere preceduta da alcune importanti considerazioni di carattere tecnico, al fine di pervenire al migliore inserimento delle apparecchiature nel luogo di lavoro. È, infatti, necessario localizzare preventivamente e con estrema precisione la zona di attività delle persone, per poter scegliere i punti di distribuzione dell’aria in modo da evitare:
Correnti dirette sulle zone di seduta delle persone
Un’eccessiva stratificazione dell’aria
Velocità superiori ai minimi normativi sia in inverno che in estate.
Molto importanti sono anche le considerazioni di natura estetica, al fine di non compromettere l’eleganza degli uffici in cui l’impianto di condizionamento sarà installato.
Impianti di climatizzazione per Sale Ristoranti
Un moderno ed efficiente impianto di climatizzazione realizzato a servizio di una sala ristorante e più in generale di una qualsiasi struttura del terziario, deve soddisfare le seguenti condizioni di comfort ambientale:
Il controllo della qualità dell’aria ambiente è di primaria importanza in tutti quei luoghi in cui vi è un’elevata concentrazione di persone. Un adeguato ricambio dell’aria è la prima cosa da realizzare per avere soddisfacenti condizioni di benessere ambientale. L’aria esterna svolge due importanti funzioni: 1) serve innanzitutto per apportare ossigeno e quindi consentire alle persone presenti di poter respirare senza avere sensazioni di soffocamento o mal di testa; 2) consente la diluizione dei cattivi odori tipici dei luoghi particolarmente affollati. Un adeguato ricambio d’aria consente, inoltre, di ridurre il tasso di umidità relativa dell’ambiente e quindi previene o comunque riduce la formazione di condensa sul pavimento e sulle pareti. L’aria esterna, prima di essere immessa in ambiente, deve essere opportunamente filtrata, al fine di evitare di immettere nella sala aria inquinata dalla presenza di polvere, di cattivi odori o di sostanze nocive.
La temperatura all’interno di un ambiente climatizzato deve essere uniforme e costante. Sono, quindi, da evitare fluttuazioni di temperatura dovute ad un cattivo dimensionamento dell’impianto e/o ad una non idonea regolazione. Molto importante è anche il controllo dell’umidità relativa ambiente. Normalmente il corpo umano sopporta meglio gli sbalzi di temperatura che non quelli di umidità relativa: un’umidità relativa troppo bassa (come si verifica in inverno negli ambienti troppo riscaldati) provoca irritazioni alle mucose delle vie respiratorie e fastidi alla gola, mentre un elevato tasso di umidità ostacola la traspirazione della pelle, provocando un eccesso di sudorazione che causa una diffusa sensazione di disagio e di malessere. È preferibile, quindi, avere valori di temperatura ambiente leggermente superiori rispetto alla temperatura ideale, ma mai valori di umidità relativa ambiente oltre il 55% U.R.
Ovviamente l’impianto, oltre a soddisfare tali condizioni di comfort ambientale, deve possedere anche determinate caratteristiche tecniche, che sono:
Il ricambio dell'aria
L’esigenza di avere in ambienti di lavoro affollati aria pulita e sempre rinnovata è un obbligo di legge, oltre che una questione di igiene e di buon gusto.
Ambienti affollati non si possono affrontare con un semplice impianto di condizionamento.
Negli ultimi anni si sono affermati nuovi sistemi di rinnovo dell’aria integrabili con gli impianti di condizionamento già installati, senza aggravarne i consumi energetici.
I modelli antiquati di rinnovatori d’aria si limitavano ad espellere aria viziata ed ad immettere in ambiente aria pulita. Il differenziale termico tra aria esterna ed aria interna andava colmato con un surplus di energia elettrica necessaria a riscaldare o raffreddare l’aria di rinnovo.
I nuovi sistemi a recupero di calore sono nati per risolvere questo problema. Essi permettono di trasferire direttamente sull’aria pulita in entrata le proprietà termiche dell’aria viziata in uscita. In questa operazione, grazie all’impiego di uno speciale scambiatore, i due flussi d’aria si scambiano le proprietà termiche (il rendimento di scambio supera il 50%) senza miscelarsi. Di conseguenza si riduce il carico energetico da destinare al riscaldamento o al raffreddamento dell’aria nuova. La differenza si legge a fine mese sulla bolletta elettrica.
In alcune circostanze – è il caso di studi medici, laboratori di analisi etc – non si tratta solo di garantire un costante rinnovo dell’aria. L’aria esterna specie nei centri urbani è molto inquinata. Polveri ed altre impurità possono essere eliminate con filtri in grado di trattenere le più piccole particelle: fino a 0,01 micron. I recuperatori di calore possono essere accessoriati con questi filtri in modo da ottenere il controllo delle purezza dell’aria.
I rinnovatori a recupero di calore sono oggi una tecnologia affermata che consente di risparmiare energia e di assicurare il ricambio e la purezza dell’aria.
Le barriere d'aria
Un luogo comune nel campo della climatizzazione vuole che un ambiente climatizzato debba essere rigorosamente chiuso, altrimenti l’ingresso di aria dall’esterno altererebbe la temperatura interna e l’impianto sarebbe costretto a lavorare il doppio e spesso senza grandi risultati.
Come tutti i luoghi comuni anche questo ha un fondo di verità: perché i benefici effetti della climatizzazione possano dispiegarsi pienamente occorre isolare l’ambiente climatizzato dall’esterno. Non è vero, però, che l’unico modo per isolare l’ambiente sia una porta ben chiusa. Anche perché in un negozio, in un centro commerciale o anche in un ambiente industriale, è difficile e controproducente pretendere che le porte restino rigorosamente sigillate.
Oggi però la tecnologia ha studiato una soluzione di grande efficacia e di grande semplicità per isolare gli ambienti climatizzati senza chiudere la porta in faccia ai clienti: le barriere di aria. Si tratta di speciali impianti di ventilazione, capaci di produrre un flusso di aria costante in grado di isolare l’ambiente interno dall’esterno, anche se con le porte di ingresso spalancate. L’efficacia di questa soluzione sta tutta nella tenuta che la barriera riesce a garantire. Il muro d’aria funziona, infatti, a qualsiasi temperatura: a -10°C, negli inverni più rigidi, come a +45°C nell’estate tropicale. Evitando così il contatto tra aria interna e quella esterna, l’impianto di climatizzazione può lavorare al solito regime, senza dover far fronte a continue alterazioni di temperatura. Impedendo all’aria esterna di filtrare all’interno dell’ambiente, la barriera evita anche l’ingresso di odori molesti e con il suo flusso respinge ogni sorta di insetti e impurità. Dal lato dei consumi, la barriera non soltanto consente di evitare sprechi di climatizzazione o di riscaldamento, ma essa stessa non assorbe più energia di quanta ne serva ad un comune ventilatore.
Impianto di
I nostri impianti di ventilazione per la depurazione dell’aria sono diversi a secondo le caratteristiche di funzionamento che devono avere, raggruppabili in tre grandi categorie:
Torrini di estrazione
Per l’estrazione di aria viziata (cucine, servizi igenici, laboratori) con temperatura massima 80 °C. sono più indicati i torrini di estrazione, i quali possono svolgere anche funzioni di asportazione fumi in emergenza incendio.
Un impianto viene dimensionato sulla base della volumetria di tutto l’alloggio, provvedendo ad estrarre l’aria carica d’umidità e di inquinanti da quei locali dove è maggiore la loro produzione. Nel contempo, per garantire un flusso costante di “lavaggio” dell’aria interna, vengono collocate delle bocchette di ingresso che provvedono all’immissione di nuova aria.
In linea generale esistono tre tipologie di impianti, basati su componenti semplici, affidabili ed a ridotta manutenzione.
AUTOREGOLABILE: è il sistema più semplice ed affidabile per garantire una ventilazione costante degli ambienti. Il sistema si basa su un ventilatore collegato a bocchette d’estrazione ed immissione a portata autoregolata, stabilita in base ai dati di progetto.
IGROREGOLABILE: consente la regolazione automatica delle portate in funzione dell’umidità presente nell’ambiente. Le bocchette d’estrazione sono provviste di una treccia in tessuto reattivo all’umidità che modifica la sezione di passaggio dell’aria, all’interno di un campo di funzionamento predeterminato in fase costruttiva. Le bocchette d’ingresso aria possono essere sia autoregolabili, sia igroregolabili. Nel primo caso il volume d’aria immesso è regolato dalla depressione interna creata dal ventilatore e dalla portata massima su cui è tarata la bocchetta; nel
secondo caso è la stessa bocchetta d’ingresso aria igroregolabile a modificare la propria pervietà in ragione dell’umidità registrata, in modo analogo a quello delle bocchette d’estrazione d’aria. Quest’ultima tecnologia consente, nei mesi intermedi ed invernali, di mantenere costantemente l’umidità relativa nel campo di norma, con un risparmio energetico considerevole.
DOPPIO FLUSSO: sia i flussi in estrazione sia in immissione confluiscono in un ventilatore dotato di scambiatore di calore. Questo sistema è in grado di fornire un elevato comfort dato dal recupero energetico e dal filtraggio continuo dell’aria. E’ la soluzione più indicata nei casi di certificazione energetica degli edifici. Tutte queste soluzioni possono essere attuate anche nell’ambito del terziario e dell’industria, accanto ad altre studiate appositamente per le differenti esigenze di queste categorie: estrattori da condotto, torrini di estrazione, cassoni di estrazione o immissione, diffusori.
Estrattori da condotto
IMPIANTI DI RAFFRESCAMENTO
Gli impianti di raffrescamento sono una soluzione ecologica al raffrescamento di ambienti industriali, in cui gli impianti di condizionamento avrebbero costi di investimento e costi di gestione troppo elevati. Permettendo di riprodurre e mantenere, durante tutta la giornata, condizioni climatiche confortevoli dando una piacevole sensazione di fresco.
Gli impianti di raffrescamento sono costruiti con materiali anticorrosione, vasca e pannelli di chiusura in acciaio inox, struttura in profilati di alluminio. Sono inoltre interamente smontabili per agevolarne l’installazione in luoghi di difficile accesso.
I quadri elettrici, studiati appositamente per i vati tipi di impianto, permettono di gestire il funzionamento e di segnalare le condizioni ambientali e le situazioni di anomalia.
IMPIANTI DI DIFFUSORI D'ARIA
Il diffusore d’aria applica i principi aeraulici degli effetti, di uno o più getti d’aria in un ambiente, creando flussi controllati che possono generare elevati effetti induttivi con conseguenti forti miscelazioni oppure fronti compatti di pressione che spostano grandi masse d’aria a basse velocità fino alla diffusione a dislocamento. I getti d’aria sono ottenuti con la perforazione di un supporto tessile flessibile, impermeabile all’aria che si gonfia con la pressione controllata del sistema di produzione dell’aria opportunamente trattata a seconda del tipo d’impianto e dell’ambiente in cui viene realizzato.
I diffusore d’aria sono ideati e progettati per risolvere i vari problemi di distribuzione d’aria che si presentano negli impianti di riscaldamento, climatizzazione, ventilazione e raffrescamento sia in ambienti civili che industriali. A seconda delle applicazioni la foratura viene dimensionata e realizzata per soddisfare le migliori condizioni di comfort nelle condizioni di esercizio più gravose.
Areazione della Grow Room (aria di coltivazione)
L’areazione nella grow room e in generale il ricircolo dell’aria è un fattore di primaria importanza. Una buona areazione permette alla nostra aria di coltivazione di evitare accumulo di umidità e innalzamento della temperatura.
Il processo di estrazione dell’aria diventa quindi un elemento indispensabile il cui obiettivo è l’estrazione dell’aria interna in modo che tutta l’aria venga estratta ogni 4/6 minuti. Un sistema di estrazione si compone dei seguenti elementi:
Impianto di
Gli impianti di abbattimento polveri vengono montati a valle dell’intero impianto di aspirazione polveri e la scelta del filtro è vincolata alla tipologia delle polveri, dei fumi e delle sostanze aspirate (ad esempio aspirazione polveri, taglio laser e taglio plasma, aspirazioni polveri nei settori delle falegnamerie, calzaturiero, materie plastiche, siderurgico, fonderie, acciaierie, rifiuti, marmo) ed ai limiti di emissioni stabiliti dalla legge (riferimenti dls 152/2006 e dls 4/2008).
Un altro parametro fondamentale nella scelta del corretto sistema di abbattimento polveri è l’analisi della qualità della polvere che se è ATEX, ossia polvere potenzialmente esplosiva, in base alla classificazione delle zone ATEX, sarà trattata con filtri ATEX corrispondenti ai requisiti delle direttive europee ATEX 94/9/CE e ATEX 99/92/CE).
Gli impianti di aspirazione e filtrazione fumi e polveri prevedono aspirazioni con captazioni localizzate. Le tipologie di captazione più frequentemente installate sono:
Impianto di
Filtri a maniche autopulenti
I filtri a maniche sono costruiti con pannelli modulari autoportanti in lamiera zincata ( su richiesta in acciaio Inox) di idoneo spessore, la struttura risulta particolarmente robusta, ciò assicura una lunga vita operativa. Essi vengono costruiti secondo le specifiche esigenze del committente.
Il filtro a maniche della Impeco è un depolveratore che utilizza maniche confezionate con “tessuti” filtranti idonei al tipo di inquinanti da trattare e con efficienze superiori al 99% secondo i test B.I.A.
PRINCIPIO DI FUNZIONAMENTO: Il filtro lavora “in depressione”. L’aria inquinata viene aspirata dal ventilatore centrifugo, posto a valle del sistema, che crea la necessaria depressione per vincere sia le perdite di carico del circuito, sia quelle provocate dalla resistenza dei filtri.
L’aria inquinata, aspirata dal ventilatore, entra nella camera di filtrazione nella quale sono allocate le maniche filtranti. L’aria è, in tal modo, privata degli inquinanti in essa presenti e prosegue il suo percorso sino a giungere nella “camera pulita”, dalla quale l’aria filtrata esce dal corpo del filtro, per poi attraversare il ventilatore ed essere espulsa in atmosfera.
PULIZIE DELLE MANICHE: Il sistema di pulizia è quello classico reverse pulse jet in controcorrente. L’aria compressa è soffiata all’interno dell’eiettore venturi di cui è corredata ogni manica. L’onda di pressione provocata dal breve, ma intenso, getto di aria compressa deforma la superficie della manica determinando il distacco degli inquinanti.
RACCOLTA POLVERI: Le polveri filtrate e separate dall’aria vengono raccolte in appositi contenitori metallici o veicolate all’esterno per mezzo di sistemi meccanici quali valvole rotative, coclee, ecc.
Filtri a cartucce autopulenti
Il filtro a cartucce della Impeco è un depolveratore che utilizza cartucce confezionate con “tessuti” filtranti idonei al tipo di inquinanti da trattare e con efficienze superiori al 99% secondo i tests B.I.A.
Ha caratteristiche di funzionamento simile al filtro a maniche, con la differenza che in questo caso la filtrazione è assicurata da cartucce di forma generalmente cilindrica. È costruito con struttura portante in profilati di alluminio e pannellatura in lamiera zincata, oppure con pannelli modulari autoportanti in lamiera zincata di idoneo spessore o in acciaio inox AISI 304. La struttura è particolarmente robusta e ciò assicura una lunga vita operativa.
Esso è progettato e realizzato in funzione delle specifiche esigenze del cliente.
Filtri a maniche per nebbie oleose
Il filtro a maniche per nebbie oleose della Impeco è realizzato in lamiera di acciaio di idoneo spessore, completo di struttura di sostegno. All’interno della struttura sono installati gli elementi di filtrazione.
PRINCIPIO DI FUNZIONAMENTO: L’aria inquinata da sostanze oleose passa attraverso un separatore meccanico elicoidale dove, grazie alla forza centrifuga impressa, le goccioline di olio urtano contro la parete del canale scivolando verso la tramoggia di scolo. In questo modo vengono separate la quasi totalità delle particelle oleose in sospensione nell’aria prima di passare attraverso un separatore di gocce più efficiente, un filtro in maglia metallica ed infine un filtro con efficienza del 95% o superiore. A questo punto l’aria non contiene più particelle oleose, le eventuali impurità residue nell’aria potranno essere trattenute dal filtro a tasche con efficienza del 99%. L’aria così filtrata potrebbe essere riciclata in ambiente, consentendo un notevole risparmio energetico specie nella stagione invernale. È, inoltre, possibile anche recuperare le emulsioni filtrate.
Silos con filtri a maniche autopulenti
I nostri silos sono realizzati con pannelli prefabbricati rettangolari in lamiera zincata ed imbullonati tra loro. Questa tipologia di costruzione consente una forte riduzione dei tempi di consegna e montaggio, inoltre rende più agevole il trasporto e riduce la necessità di manutenzione. Il tutto si traduce in una notevole riduzione dei costi ed in una maggiore vita operativa. Nella parte superiore del silos sono allocate le maniche filtranti atte a depurare completamente l’aria inquinata consentendo quindi il riciclo della stessa negli ambienti di lavoro. Il sistema di pulizia delle maniche filtranti è del tipo a scuotimento meccanico.
Il loro principale impiego si ha nelle industrie di lavorazione del legno e mobilifici. Sono costruiti su richiesta in diverse capacità a partire da 20 mc.
Filtri ad acqua scrubber
Si costruiscono filtri Scrubber ad effetto Venturi. I sistemi Venturi permettono di abbattere la concentrazione dell’inquinante disperso nell’aria con un’efficienza che può variare tra il 70% ed il 99%. In genere l’efficienza maggiore si ottiene nell’abbattimento dell’inquinante caratterizzato da un diametro di 0.5-5 micrometri. A seconda del modello, il liquido di lavaggio può essere spruzzato nel flusso d’aria prima che raggiunga la gola o all’interno della stessa, anche in controcorrente. L’azione del flusso d’aria fa sì che il liquido di lavaggio si nebulizzi. In questo modo la superficie di contatto fra la fase gassosa e quella liquida aumenta fortemente e conseguentemente è facilitato l’abbattimento degli inquinanti. Alcuni modelli utilizzano anche degli appositi ugelli per nebulizzare il liquido di lavaggio prima che incontri il flusso d’aria, al fine di aumentare il numero delle gocce disperse nell’aria che devono catturare gli inquinanti. Dopo la “gola Venturi”, la sezione si allarga nuovamente ed il flusso rallentando tende a stabilizzarsi, facilitando così la coesione delle goccioline e la loro precipitazione. L’aria così filtrata, dopo aver perso velocità nella camera di decelerazione, viene fatta passare attraverso un separatore di gocce, ove deposita eventuali goccioline d’acqua trattenute, ed infine espulsa. L’acqua con le polveri trattenute viene raccolta nella vasca inferiore e viene continuamente riciclata tramite un’idonea elettropompa ed il livello dell’acqua viene mantenuto costante tramite idoneo controllo di livello. I filtri ad umido sono caratterizzati da un elevato rendimento di filtrazione e da una portata costante, vengono costruiti in acciaio al carbonio, acciaio zincato o inox AISI 304.
Unità di trattamento aria a carboni attivi
Si costruiscono unità di trattamento aria a carboni attivi con struttura portante in profili di alluminio e pannelli di tamponamento in lamiera zincata con isolante acustico nella sezione ventilante. La sezione filtrante è costituita da ben quattro stadi di filtrazione.
La sezione ventilante è costituita da ventilatore centrifugo a doppia aspirazione con motore a trasmissione o direttamente accoppiato. Le suddette unità di trattamento sono costruite su richiesta per soddisfare esigenze di filtrazione e deodorizzazione.
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Questo modello è utilizzato per la misura su canali aperti, tubi parzialmente pieni degli scarichi fognari. Ideale per acque piovane, effluenti combinati, liquami, acqua di irrigazione e torrenti.Chiama per prenotare
Il trasmettitore fornisce molti parametri diversi tra cui flusso, pH/ORP, conduttività/resistività, salinità, pressione, temperatura, livello e altri sensori che emettono un segnale da 4 a 20 mA.Chiama per prenotare
L'ampio intervallo di flusso dinamico da 0,3 a 6 m/s consente al sensore di misurare le portate del liquido in tubi pieni e può essere utilizzato in sistemi a bassa pressione.Chiama per prenotare
Addolcitori d’acqua a scambio ionico con resine cationiche certificate per uso alimentare, di medie/grandi dimensioni, da installare in prossimità del contatore generale dell’acqua. Garantiscono l’addolcimento dell’acqua per abitazioni con due o tre bagni, o per piccoli condomini di 2 o 3 appartamenti e un totale di di 5/10 abitanti.Chiama per prenotare
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Orari - Indirizzo - Telefono - Fax
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Mer | 12:30 - 15:00 | 19:00 - 23:30 | |
Gio | 12:30 - 15:00 | 19:00 - 23:30 | |
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